Secondo moduli ministeriali, ereditati dalla Asl 5 di La Spezia, tra i primi ad essere vaccinati ci saremmo noi omosessuali. Categoria a rischio per comportamenti a rischio… Tipo votare Lega o Fratelli d’Italia? Oppure equiparare comunismo e nazismo? O ancora, fare maggioranza di governo tra grillini e berlusconiani, democratici e leghisti?
Semplicemente perché siamo uomini che amano altri uomini, donne che amano altre donne… Alla fin della tenzone, si tratta sempre e soltanto del solito pregiudizio che rigurda la promiscuità sessuale di gay, lesbiche, trans… Gli eterosessuali ne sarebbero esclusi.
Resta da capire se la chiamata alla vaccinazione è per categoria di rischio, ed allora si deve consultare qualche mago per individuare tutti gli omosessuali spezzini, visto che non portiamo i triangoli rosa sul petto e visto che non esiste – per fortuna – una anagrafe omofoba in Italia; oppure se si farà appello al buonsenso nostro per recarci nei padiglioni delle primule.
Le scuse della Asl sono arrivate e il ministero ha assicurato che quella dicitura ignobile sarà espunta. Quant’anche andrebbe espunta pure la “categoria” del “soggetto dedito alla prostituzione“. Un altro stigma, un altro pregiudizio. Ma non dovrebbero proprio essere i centri sanitari a veicolare il giusto messatio? Ossia che essendo prostituti o prostitute non si ha di conseguenza l’Hiv o altra malattia veneria. E’ probabile, certo, ma non è meccanicistico. Perché esistono le precauzioni, perché ci si può curare e perché allora, se sono “categoria a rischio” i “soggetti dediti alla prostituzione“, come consideriamo i “soggetti dediti all’andare a prostituti e/o prostitute“?
L’impressione è che il numero degli aventi diritto al vaccino, prima della popolazione generalmente intesa, aumenteremme – come si usa dire oggi – esponenzialmente..
(m.s.)
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