Prima scena
Il governo che ci ha “salvato” da Salvini è pronto a mortificare il Parlamento con una riforma nuovamente eversiva che riduce anche la voce dei territori nelle Camere.
Sul piano economico si preparano nuove cordate di miliardi di defiscalizzazione delle imprese che promettono così di investire: di sacrificare parte dei loro profitti nemmeno se ne parla. Deve sempre pagare lo Stato che, quindi, calcola già un aumento dell’IVA per ristabilire i conti.
La scelta tra neofascismo e liberismo non dovrebbe essere una scelta per una certa sinistra: ma rimane invece una vocazione al suicidio.
Seconda scena
Inizio a non avere più parole per le straordinarie riforme istituzionali del governo (la riduzione drastica del numero dei parlamentari e la totale incertezza di un “controbilanciamento” con la stesura di una legge elettorale proporzionale pura), approvate anche dalla grande sinistra rappresentata da LeU.
Vivissimi complimenti: ciò che non avevamo permesso di fare a Renzi, ora Renzi stesso, Di Maio e Fratoianni faranno dalla stessa parte.
Tutti insieme appassionatamente.
(continua…)
(m.s.)
foto tratta da Pixabay