Il 20% sui telegiornali delle grandi reti nazionali. Il 17% in Parlamento attualmente e una prospettiva di avere il 34% alle elezioni europee. Le prospettive per la Lega sono rosee. Si potrebbe dire “nere”, visti i partiti con cui si appresta a fare gruppo nel Parlamento di Strasburgo.
Il potere dell’informazione televisiva è ancora enorme: forse Internet è stato sopravvalutato e forse la televisione generalista è stata sottovalutata.
Rimane il fatto che il connubio tra una sapiente gestione ruffiana di Facebook e un presenzialismo televisivo imponente permettono ancora una volta di formare la coscienza nazionale che viene sedotta da grandi promesse, enfasi a tutto spiano e frasi risolute e decise.
In fondo, la cultura in Italia non è poi così necessaria per fare politica. La mediocrità è – come giustamente osservava un ispirato Carmelo Bene – “di Stato”. Oggi più che mai.
(m.s.)
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