Una corsa per le vie di Roma con la maglietta e i pantaloncini della polizia. Una corsa e poi in Consiglio dei ministri.
Una corsa e poi un messaggio su Facebook: “Chi si ferma è perduto”.
Anche questa frase, come “Tireremo diritto”, mi ricorda qualcuno. Volutamente vengono pronunciate: per comunicare una vicinanza politica, per far commentare gli scemi come su tutto ciò e per far intendere che oggi i vecchi modi di esprimersi, quelli un po’ blasoneggianti e liberali, fatti di ipocrita cortesia, ma pur sempre cortesia era, sono fuori moda.
Meglio il cipiglio diretto, intransigente, senza mezzi termini.
Chi si ferma nel criticare questo governo, davvero è perduto.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay
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