Sarà anche vero ciò che settanta anni fa sosteneva Ghandi, cioè che prima ti ignorano, poi ti insultano, poi ti combattono e infine vinci, ma essere ignorati in un Paese che si presuppone democratico è anzitutto una negazione della presunta democrazia medesima.
Almeno l’insulto è segno di riconoscibilità, di una qualche forma di interazione, di confronto – scontro. Ma far finta di niente, ignorare è escludere a priori. E’ una pregiudiziale inaccettabile. E tuttavia è una linea di comportamento di larga parte dei cosiddetti “mass media” che sono al servizio della classe dominante.
Almeno questo ci può consolare. Se ci esaltassero e ci elogiassero, significherebbe che c’è nel nostro progetto qualcosa che non va…
Per ora possiamo stare tranquilli. Finché ci ignorano possiamo sperare di passare alla fase successiva: l’insulto.
#poterealpopolo
(m.s.)
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