Si dice che d’estate si “impazzisce” di più rispetto a quando il caldo scema e tornano i mesi del fresco prima e del freddo poi.
A vedere le cronache dei giornali parrebbe vera questa superstizione popolare dettata dal fatto che la calura ci esaspera un po’ tutti e ci fa reagire magari in malo modo per piccole, piccolissime problematiche quotidiane.
La domanda che mi pongo è questa: sarà suggestione quella di scorgere nelle cronache investimenti volontari, ratti di neonati in ospedali, bimbi abbandonati nelle auto-forno parcheggiate, pestaggi di donne, donne uccise perché non avevano lavato i piatti, raid vandalici a statue di magistrati, l’Europa che ci boccia per il deficit…
Ah… scusate. Questa ultima è una normale procedura di infrazione ormai ampiamente sperimentata anche nei mesi autunnali, invernali e primaverili…
(m.s.)
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