Non penso che avrò mai dei figli nella mia vita. Mi piacerebbe averli ma non saprei come farli e, soprattutto, come mantenerli.
Ma se mi dovesse capitare di averne uno e fumasse dell’hashish o prendesse altre droghe di tipo leggero o pesante, non andrei a chiedere aiuto alle forze dell’ordine.
Proverei a parlargli per capire se sa quello che sta facendo e se è consapevole che anche in quelle azioni esistono dei limiti da osservare per sé stessi e per gli altri.
Ma in questa società si parla poco e quando c’è un problema ci si rivolge al potere, alla repressione, alle botte, agli schiaffi.
Le parole sono considerate roba inutile, ingarbugli da evitare, discorsi vuoti.
O, forse, parole queste persone non ne riescono ad avere perché non sanno parlare, non sanno ascoltare, non sanno essere petulanti, polemici, ostinati.
Sì, serve esserlo se si vuole evitare che un figlio voli giù da un balcone spaventato dal giudizio della famiglia, della società e dal potere.
(m.s.)
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