Ma quanta foga e quanta difesa del debito pubblico italiano da parte del governo in sede europea. Non s’era mai vista prima.
Del resto, si avvicina il referendum del 4 dicembre e, quindi, bisogna mettere in scena qualunque atto possibile che possa persuadere l’opinione pubblica della sincerità messa nello scrivere la manovra finanziaria, nel bacchettare l’Unione Europea e porle addirittura l’ultimatum di scelta tra noi e il modelle magiaro dei muri e dei respingimenti sul dramma dei migranti.
Quanto impeto, quanta energia. Mai visti prima.
Li vedrete ancora fino al 3 dicembre. Poi torneranno ad essere mansueti ed accondiscendenti come sempre, a porgere le mani per farsele bacchettare dalla Banca Centrale Europea.
(m.s.)
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