Lunedì si aprono a Firenze gli “Stati generali della lingua italiana”. E’ una lingua in crisi, contaminata da molti idiomi e parole, soprattutto inglesi, che sono penetrate nella nostra lingua e la stanno trasformando.
La purezza delle lingua non è purezza della razza. E’ purezza di cultura, per la comprensione della storia di un Paese che si è formato su una lingua comune quando, per mille anni, eravamo “da secoli calpesti, derisi” e divisi.
La bellezza dell’Italia è l’arte, la cultura, la sua lingua, appunto.
Ma la più grande bellezza sarebbe quella di esprimere, in italiano consapevole, una parola sempre meno usata: solidarietà.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay
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