Trump e Clinton se le sono davvero “suonate”? Schermaglie televisive per mostrare alla “middle class” le differenze democratiche rispetto a quelle repubblicane del guerriero autocratico e autarchico grondante dollaroni da tutte le tasche.
Nel concreto delle problematiche economiche e sociali la differenza tra Donald ed Hillary la si scorge tanto quanto la si vedrebbe tra Salvini e Renzi: l’uno incarna l’anima nera di un conscio e rabbioso sentimento di paura che domina la vita quotidiana dei più poveri e disperati; l’altro prova ad apparire come volto rispettabile, democratico, pallidamente di sinistra per chi è disilluso, stanco, atterrato dalle troppe promesse mai mantenute anche da chi doveva rappresentare la rivoluzione alla Casa Bianca negli ultimi otto anni.
Un dibattito che ha fatto clamore prima che le telecamere si accendessero, un clamore che s’è spento non appena è comparsa la scritta “ON AIR”.
(m.s.)
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