Non mi piace il linguaggio. Non mi fido dei propositi di pace e uguaglianza di chi chiama, anche scherzosamente, “sentinelle” i rappresentanti di lista nei seggi che si costituiscono oggi per le comunali.
Le sentinelle mi ricordano la guerra; le sentinelle mi ricordano quei curiosi cittadini che prendono un libro e si mettono in fila a leggere fintamente in strada per negare diritti civili ad altri cittadini in nome di qualche dio o religione.
Insomma, le sentinelle non mi appartengono, come non mi appartiene nessun aspetto, persona o mondo militare.
(m.s.)
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Lo stilettoLezioni di lotta di classe dal movimento francese
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Giu 4, 2016