Sembrava una provocazione, ma ora è una vera e propria minaccia. Secondo il presidente eletto Donald Trump, il Canada dovrebbe essere il 51mo stato Usa e il primo ministro Justin Trudeau il suo governatore. La minaccia ieri è stata confermata da un post sul suo social Truth in cui Trump ha dichiarato che i canadesi accoglierebbero favorevolmente questa idea e ha pubblicato una cartina in cui il Canada appare a stelle e strisce.
A metterci il carico da novanta è stato Elon Musk, che sempre ieri ha risposto alla dichiarazione di Trudeau che respingeva una fusione Canada-Usa, scrivendo: «Ragazza, non sei più il governatore del Canada, quindi non importa quello che dici». Già in passato era stato fatto notare a Trump che il Canada non ha un governatore ma un primo ministro.
Queste affermazioni arrivano in un momento piuttosto delicato per Canada, il secondo paese più vasto della terra dopo la Russia, che ha visto Trudeau annunciare le proprie dimissioni lo scorso lunedì, come primo ministro e leader dei liberali, il centro sinistra canadese, in seguito a pressioni giunte anche dal suo partito. La sua vice Chrystia Freeland, anche ministra delle Finanze, si è dimessa il 16 dicembre, seguita da altri colleghi, perché Trudeau avrebbe perso la fiducia della maggioranza dei canadesi e dunque per salvare il partito, in vista delle elezioni previste per ottobre .
Trudeau è stato anche criticatoproprio per il deterioramento delle relazioni con gli Stati uniti, maggiore partner commerciale del Canada. Infatti, anche se Trump ha dichiarato che non ha bisogno dei prodotti canadesi e ha minacciato di imporre pesanti dazi sulle importazioni di prodotti su di essi, Ottawa fornisce agli Usa più petrolio grezzo di qualsiasi altro paese, rappresentando circa il 60% di tutte le importazioni americane.
In questo contesdto e a pochi giorni dall’insediamento di Trump alla Casa bianca, si stanno dunque creando tensioni tra Washington e Ottawa.Se Trudeau ha dichiarato che la possibilità che questa annessione accada non esiste né in cielo né in terra, il leader del partito conservatore all’opposizione Pierre Poilievre, che sembra avere serie possibilità di vincere le prossime elezioni, ha a sua volta affermato su X: «Il Canada non sarà mai il 51mo Stato. Punto. Siamo un grande Paese indipendente. Siamo il migliore amico degli Stati uniti. Abbiamo speso miliardi di dollari e centinaia di vite per aiutare gli americani a vendicarsi degli attacchi di al Qaeda dell’11 settembre. Forniamo agli Usa miliardi di dollari di energia di alta qualità e completamente affidabile a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Acquistiamo centinaia di miliardi di dollari di beni americani».
Poilievre ha anche promesso che, se eletto, riprenderà «il controllo del confine per garantire la sicurezza sia del Canada che degli Stati uniti». Secco e diretto anche Doug Ford, premier conservatre dell’Ontario, la provincia che fornisce energia elettrica a diversi stati di confine, con una rete elettrica interconnessa fra i due paesi.
«Arriveremo a tagliare la loro energia – ha detto Ford dopo l’intervista martedì sera con Jesse Watters di Fox News – fino al Michigan, fino allo Stato di New York e fino al Wisconsin. Non vorrei che questo accadesse, ma il mio compito principale è proteggere gli abitanti dell’Ontario e i canadesi nel loro complesso». E ha aggiunto: «Il presidente eletto è un magnate immobiliare. Ha guadagnato miliardi. Ma quella proprietà non è in vendita».
Poi ha proposto di creare una fortezza Am-Can e di assicurarsi che sia la giurisdizione più ricca, prospera e benestante al mondo: «Abbiamo i minerali critici, l’energia, l’elettricità di cui l’America ha bisogno ».
Danielle Smith, premier della provincia dell’Alberta, altro grande partner economico degli States, anche lei di orientamento conservatore, ha scritto su X che il Canada è il miglior cliente degli Stati uniti, ma è una «nazione forte e indipendente, con la nona economia più grande al mondo e il nostro vicino del sud beneficia di questa forza economica».
Il Canada condivide il confine più lungo del mondo con gli Usa, che si estende per quasi 9.000 chilometri su terra, laghi e mare. L’ultima guerra che ha diviso i due paesi risale addirittura a oltre duecento anni fa, al 1812-15, quando il Canada ancora non esisteva come paese sovrano, essendo un dominio della Gran Bretagna. Da allora i rapporti fra i due paesi hanno goduto di una pace durevole e feconda con pochissime rivendicazioni reciproche, godendo del vantaggio di strettissime e ricchissime relazioni commerciali e una lingua comune, ma nutrendo un fiero sentimento di indipendenza reciproca, anche se gli americani generalmente ignorano le differenze che dividono gli Usa dal loro partner del Nord. Una pacifica interdipendenza oggi messa a dura prova.
DANIELA SANZONE
foto: screenshot You Tube