Riguardo la #Brexit, il gruppo Gue-Ngl ha presentato la mozione di seguito riportata. Il gruppo parlamentare della Sinistra Unitaria Europea, nel quale la delegazione italiana è guidata da Eleonora Forenza, non ha votato la mozione di maggioranza (popolari, socialisti, liberali e verdi) in quanto non conteneva il minimo riferimento alla necessità di cambiare questa Europa.
Il Parlamento europeo,
– visto l’articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il popolo di uno Stato membro ha preso la decisione storica di uscire dall’Unione europea a seguito di un referendum;
B. considerando l’esito del referendum in cui il popolo britannico ha chiaramente votato a favore della Brexit; considerando altresì che le crescenti critiche nei confronti dell’UE non solo non possono essere ignorate, ma dovrebbero essere affrontate mediante un’agenda di riforma di ampia portata, che garantisca trasparenza, apertura e democratizzazione, nonché una più forte partecipazione dei cittadini;
C. considerando che l’esito del referendum dimostra che le crescenti disuguaglianze sociali ed economiche fra gli Stati membri e in seno ad essi rappresentano una delle principali minacce alla stabilità e alla coesione dell’UE;
D. considerando che l’articolo 50 del trattato sull’Unione europea (TUE) prevede che uno Stato membro possa recedere dall’Unione;
E. considerando che l’intesa raggiunta in occasione del Consiglio europeo del febbraio 2016 tra David Cameron, a nome del governo britannico, e l’Unione europea, è ormai nulla;
1. rispetta la decisione del popolo britannico, che dovrebbe essere vista come uno stimolo a costruire un’altra Europa;
2. chiede che l’articolo 50 TUE sia immediatamente applicato;
3. ricorda che l’articolo 50 TUE prevede che il Parlamento dia la sua approvazione e chiede che tale istituzione sia coinvolta in tutte le fasi dei negoziati riguardanti l’accordo di recesso;
4. rammenta che tutte le decisioni riguardanti le relazioni future tra l’UE e il Regno Unito, dopo l’uscita di quest’ultimo, devono essere il risultato di un processo democratico e coinvolgere sia il Parlamento europeo che i parlamenti nazionali;
5. sottolinea che l’esito del referendum dimostra che è necessaria un’altra Europa, la quale dovrà essere costruita con l’accordo dei cittadini, che si aspettano decisioni concrete su questioni sociali quali l’occupazione, la trasparenza e il welfare, e il rifiuto delle misure di austerità;
6. sottolinea che l’esito del referendum e la decisione del popolo britannico dimostrano chiaramente che l’UE sta attraversando una profonda crisi, che è il risultato delle politiche neoliberali e di austerità, e dell’erosione della democrazia; ritiene pertanto che per l’UE sia giunto il momento di affrontare i problemi reali dei cittadini per il tramite di un profondo cambiamento di politica atto a soddisfare le loro aspettative;
7. ribadisce la difesa di valori quali la democrazia, la pace, la tolleranza, il progresso e la solidarietà, nonché la cooperazione fra i popoli; condanna le forze nazionaliste di destra in ascesa ed evidenzia il fatto che la via da seguire deve essere quella di un’Europa che si assume maggiori responsabilità quanto all’accoglienza dei rifugiati, anziché chiudere le proprie frontiere a coloro che fuggono guerre e conflitti;
8. osserva che i cittadini dell’Irlanda del Nord hanno scelto di rimanere nell’UE; è del parere che il governo britannico abbia perso ogni mandato a rappresentare gli interessi dei cittadini dell’Irlanda del Nord in relazione all’UE;
9. ritiene che vi sia l’esigenza democratica di tenere un referendum sull’unità irlandese, quale previsto dall’Accordo del Venerdì santo;
10. invita l’UE a continuare a sostenere il processo di pace in Irlanda;
11. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
GUE / NGL
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